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Immagine del redattoreAndrea Moser

Anche a Montalcino i tempi cambiano

La degustazione dell' annata in uscita dei vini del Consorzio toscano ci dimostra come clima e tendenze stanno modificando anche uno dei vini simbolo del nostro Paese nel mondo


Benvenuto Brunello è un evento che coinvolge stampa e addetti ai lavori da 32 anni, in una kermesse che permette di avere una panoramica completa e dettagliata dell’annata in uscita, in questo caso la 2019 (il disciplinare prevede infatti quattro anni di produzione prima della messa in vendita delle bottiglie), dando la possibilità di assaggiare 310 etichette di centodiciannove cantine.


Come funziona un’anteprima?


L’ anteprima permette ai professionisti di settore di assaggiare una nuova annata non ancora in commercio: ci sono incontri, premiazioni, occasioni di riflessione, ma il fulcro della manifestazione è la grande degustazione che consente di valutare tutte le bottiglie e di dare un’idea molto seria e circostanziata di ciò che esprime questa nuova particolare annata.


Selezionati i professionisti che si siedono ai tavoli comuni: nel 2023 a Montalcino c’erano settanta giornalisti tra italiani ed esteri provenienti da Stati Uniti, Canada, Corea del Sud, Brasile e Israele, e per l’Europa Inghilterra, Svezia, Danimarca, Norvegia e Olanda. A questi si aggiungono i circa venti operatori tra giornalisti, wine expert, buyer e wine educator stranieri individuati dalla speciale attività di incoming in collaborazione con la Vinitaly International Academy. Tutti scelgono in autonomia che cosa degustare: si arriva a fare anche ottanta, cento assaggi al giorno, per ottimizzare la partecipazione e avere un’idea completa di tutte le cantine.


È un lavoro vero e proprio, niente di quello che potete immaginare: servono concentrazione, competenza, curiosità e determinazione. Per ogni vino si hanno pochi minuti, ovviamente si sputa e non si beve, e si prendono appunti in maniera il più possibile precisa, perché pensare di ricordare tutto a memoria è davvero improbabile. È un lavoro in solitaria, anche se si è seduti a tavoli comuni: ognuno segue la sua strada, ognuno ha il suo obiettivo e solo a fine degustazione ci si confronta e ci si consiglia, eleggendo i propri preferiti o le scoperte più intriganti dell’anno.


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