FLY | Il Pinot Bianco
Temporary Wine
È leggiadro e verticale, composto e profondo, affidabile, proprio come Jan, il figlio maggiore di Andrea Moser, a cui è ispirato il vino
Come l’abbiamo pensato
Per volare veramente a volte devi capire che rinunciare a qualcosa non è una perdita, ma liberarsi da un fardello, alleggerirsi.
Questo è stato il processo mentale che ci ha portato alla realizzazione di questo Pinot Bianco. Rinunciare alla difesa, al mettersi tranquilli con l’utilizzo della solforosa per evitare ossidazioni utilizzando il minimo indispensabile, scoprire il fianco senza ripararsi dietro a sovrastrutture eccessive come legno, barriques, estrazioni e macerazioni. Puro, diretto ma non semplice, magari a tratti incomprensibile per profondità mescolata a picchi acidi e salini. Così era, così lo abbiamo accompagnato e così ve lo presentiamo. Dalla vite al calice con l’unica mediazione data da tanta cura e attenzione.
Le origini
La vigna che ha dato origine a Fly e Run, il secondo e terzo temporary wine di AMP, un Pinot Bianco e un Pinot Nero, si trova a Mazzon di Caldaro ed è esposta a Est pieno, a 500 metri sopra al lago. La forma di allevamento è il Guyot, e sullo stesso terreno, alluvionale e con buona presenza di limo e argilla, nasce un unico vigneto a conduzione biodinamica, che accoglie due vitigni fratelli, ma diversi. L’abbiamo scelto perché questo territorio e questo vigneto sono casa per Andrea Moser, gli anni di transizione dalla conduzione convenzionale alla biodinamica sono estremamente interessanti per l’evoluzione e la comprensione di questo appezzamento e inoltre il cambiamento è alla base della nuova visione enologica di AMProject.
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Grazie alla collaborazione con un amico enologo e direttore di una famosa azienda Altoatesina, abbiamo identificato la vigna e firmato un accordo triennale, che ci permetterà di vinificare queste uve su tre diverse annate, e di ciascuna interpreteremo il carattere. Un ulteriore passaggio per il nostro progetto, che vuole offrire una visione unica e fotografica delle vigne e delle uve, libera da preconcetti e da sovrastrutture. Lavorare sulle stesse uve, ma in tre annate differenti, ci permetterà di osare ancora di più su fermentazioni, affinamenti e progetti, per costruire un nuovo modello di stile enologico. Non vogliamo adattare il vino alle nostre idee per costruire un vino riconoscibile nel tempo, ma vogliamo far emergere ogni anno le caratteristiche ben chiare dell’annata e offrire una fotografia puntuale delle uve in quel momento storico e in quel luogo specifico.
La vinificazione
Le uve di Pinot bianco sono state raccolte a mano, custodite in cella per una notte, diraspate e pressate, macerate in pressa per un’ulteriore notte e lasciate in stabulazione a freddo con il torbido di decantazione per una settimana. È seguito il deburbage e l’inoculo con il pied de cuve preparato da Andrea Moser con i suoi figli, con le stesse uve raccolte preventivamente circa 10 giorni prima della vendemmia definitiva.
La fermentazione è avvenuta in un’anfora di Tava da 7,5 ettolitri e in una barrique di secondo passaggio. A fine fermentazione abbiamo solamente colmato i contenitori e fatto dei batonnage a necessità. Il vino è andato incontro ad un solo travaso, avvenuto il 7 agosto 2024, quando abbiamo provveduto al taglio tra barrique e anfora.
È in bottiglia dal 16 Settembre 2024.
Con che cosa lo berremmo noi
Da avere sempre a portata di mano, che sia una serata riflessiva con voi stessi accompagnandolo con un crudo di lago al Sole di Ranco, oppure una serata importante per spiazzare i colleghi di bevuta con una “mossa” alla Borgognona dopo un paio di rossi importanti accompagnandolo ad un piatto di formaggi del mitico Hansi Baumgartner… o infine affiancandolo ad un semplice e magnifico piatto di pasta di Stefano Zanini nel suo Mos di Desenzano. Non fatevi ingannare dal primo naso, dalla sua tranquillità, il Pinot Bianco non è mai ció che sembra, le acque quiete solitamente sono le più profonde.
Fly in pillole
Età delle viti: 25 anni
Produzione per ettaro: 700-800 grammi/ceppo
Altitudine: 500 m/slm
Vendemmia: 19 settembre 2023
Imbottigliamento: 16 settembre 2024
Affinamento: anfora e barrique per 12 mesi
Gradazione alcolica: 14 % vol
Acidità: 7,26 g/l
Zucchero residuo: 0,3 g/l
Bottiglie prodotte: 1280 bottiglie da 0,75
Temperatura di servizio: 8/10 gradi
Le analisi
14% Alcol
7,26 g/l acidità totale
0,38 g/l volatile
3,06 ph
0,55 di acido malico
0,53 di acido lattico
17 solforosa libera
44 solforosa totale
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